Un passo alla volta
con Nikki Stubbs e Pam Warren, Technical College System of Georgia
Contesto universitario: rispondere alle esigenze della forza lavoro
Con 22 college distribuiti in 85 sedi, il Technical College System of Georgia (TCSG) alimenta la crescita professionale e lo sviluppo della forza lavoro. Dei 27.000 studenti che si sono laureati lo scorso anno, il 98% ha trovato lavoro o ha proseguito il proprio percorso di istruzione. In linea con la nostra mission di fornire agli studenti una formazione e una didattica di alta qualità e alla portata di tutti, l’iniziativa HOPE Career Grant offre istruzione gratuita agli studenti idonei che si iscrivono a un programma correlato a uno dei settori strategici della Georgia. I nostri programmi di formazione e i nostri standard sono allineati con i requisiti professionali e settoriali, mentre le nostre partnership con le università e i college della Georgia con corsi di laurea quadriennali offrono un’eccellente transizione agli studenti che desiderano continuare il proprio percorso formativo.
Obiettivi di Ally: stabilire una direzione
Il team della Georgia Virtual Technical Connection (GVTC) lavora con tutti i nostri 22 college per aiutarli a migliorare le loro offerte online e a migliorare l’uso degli strumenti digitali. Dopo un intenso lavoro iniziale da parte dei college per risolvere i problemi di accessibilità sui loro siti web, abbiamo iniziato a intraprendere le prime azioni per supportare gli istituti nella risoluzione dei problemi di accessibilità presenti nei contenuti dei corsi, focalizzandoci su cinque aree a impatto elevato: immagini, stili, organizzazione dei contenuti, link e colore. Come anticipato, inviare ai docenti una checklist e indirizzarli agli standard WCAG non era sufficiente per aiutarli a risolvere i problemi di accessibilità, ma è stato utile per avviare una conversazione sull’argomento.
Abbiamo pensato che Ally avrebbe aiutato i docenti a orientarsi e avrebbe fornito loro le informazioni necessarie per adottare un approccio iterativo, migliorando un contenuto alla volta.Pochi mesi dopo il lancio dell’iniziativa, la US Access Board ha pubblicato lo standard 508 Refresh, in base al quale i campus devono conformarsi ai requisiti di accessibilità entro la fine dell’anno. Inutile dire che la notizia ha generato qualche reazione di panico tra i docenti, i quali temevano che un simile obbligo avrebbe richiesto la modifica del formato dell’ambiente dei corsi. Avevamo bisogno di strumenti che ci aiutassero a elaborare una strategia per affrontare le sfide che ci aspettavano e supportare al meglio i docenti. Ed è così che abbiamo scoperto Ally.
Strategia di implementazione: migliorare fin da subito
Secondo il team della GVTC, una comunicazione coerente e la creazione di valide risorse di formazione per i college erano requisiti fondamentali per prepararsi all’implementazione di Ally. Collaborando con i punti di contatto presenti in ognuno dei nostri college, abbiamo scelto un approccio che prevedeva di formare i formatori, inviando ai docenti comunicazioni riguardanti lo scopo degli indicatori Ally e sottolineando che non era necessario risolvere tutti i problemi in una sola volta o iniziare a eliminare tutti i contenuti dai corsi.
Volevamo essere chiari: l’obiettivo non è essere perfetti alla fine, ma essere migliori oggi.Come risorse di formazione, abbiamo creato moduli e materiale che trattavano di accessibilità e degli standard Universal Design for Learning, concentrandoci sull’impatto positivo che i contenuti possono avere sull’esperienza didattica e sui risultati accademici di tutti gli studenti. Abbiamo utilizzato le risorse Blackboard esistenti per creare i contenuti di formazione e aumentato la partecipazione alle sessioni formative per i docenti e alle riunioni del consorzio. Per aiutare i docenti a superare l’idea che “contenuti accessibili” sia sinonimo di “contenuti privi di personalità”, abbiamo adottato l’approccio “plus one” di Thomas Tobin, che invita i docenti a fornire agli studenti un’alternativa ai contenuti che potrebbero presentare problemi di accessibilità.
Valutazioni e risultati: modelli per raggiungere il successo
Abbiamo implementato Ally in tutti i 22 college lo stesso giorno e i risultati sono stati illuminanti. Sebbene ci aspettasse effettivamente molto lavoro da fare per risolvere i problemi dei file, Ally ha fornito ai docenti le motivazioni e le istruzioni riguardanti l’accessibilità dei loro corsi, rendendo il processo meno spaventoso e più guidato. Anche alcuni docenti che inizialmente erano restii ad adeguarsi agli obblighi di accessibilità si sono dimostrati contenti di avere accesso a uno strumento che offrisse maggiore trasparenza al processo. Ognuno dei college aveva la propria strategia di implementazione e questo ci ha consentito, a livello di sistema, di analizzare quali iniziative hanno ottenuto i risultati migliori. I report dell’istituto hanno rivelato un aumento positivo dei punteggi di accessibilità in tutti i 22 college e in due scuole è stato addirittura registrato un aumento di oltre il 36% in un solo semestre! L’ufficio per la didattica a distanza di un college ha inviato settimanalmente suggerimenti e trucchi ai docenti, con guide di micro-apprendimento di una pagina dedicate alla spiegazione di singoli problemi.
Ho realizzato che, cambiando mentalità e orientandosi verso un ambiente didattico che sia inclusivo per tutti, diventa infinitamente più facile creare risorse di formazione rispetto ai metodi tradizionali” - DocenteL’altro college, invece, si è posto l’obiettivo interno di raggiungere un punteggio di accessibilità del 90% in tutti i corsi e ha dato la massima priorità all’assistenza per la risoluzione dei problemi, a partire dai corsi che hanno studenti con disabilità diagnosticate. Il college, inoltre, ha implementato un corso di formazione obbligatorio per i docenti e ha utilizzato un modello di “ciclo primario” per assicurarsi che i corsi avessero raggiunto un’accessibilità del 90%.
Perle di saggezza: la calma è la virtù dei forti
Quando ci si trova di fronte a una miriade di contenuti inaccessibili, tentare di scalare la vetta più alta e risolvere tutti i problemi in una sola volta rischia di provocare molta resistenza e frustrazione. Al contrario, è opportuno creare un percorso che utilizzi al meglio i propri punti di forza e le risorse disponibili, come il Toolkit per la comunicazione e l’adozione di Ally, per supportare il processo. Osservando le best practice emerse da 22 implementazioni di Ally, abbiamo compreso che i college possono migliorare i punteggi di accessibilità in modo significativo adottando un approccio paziente e iterativo per risolvere i problemi dei contenuti. Per semplificare il lavoro dei nostri college, stiamo ridefinendo il modo in cui monitoriamo i progressi e l’utilizzo di Ally, in modo da adattarlo meglio alle esigenze dei docenti, man mano che intraprendono le misure necessarie durante il loro percorso verso una didattica inclusiva.